L’incontro di due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche: se c’è una qualche reazione, entrambe si trasformano
Per i più romantici si definisce magia, per i più cinici, come afferma Fisher, entrano in gioco ‘“Dopamina, norepinefrina, serotonina: quando ci innamoriamo siamo una fabbrica di droghe naturali”.
La chimica dell’amore è autentica e lo è per un semplice motivo: ogni emozione viene fatta scattare da un preciso neurotrasmettitore, un componente chimico che il cervello libera.
Le farfalle nello stomaco, le mani che sudano, il cuore che batte forte, l’Apple watch che suona, sono la prova che siamo sotto l’effetto della noradrenalina che a sua volta stimola la produzione di adrenalina. In quell’occasione siamo sotto effetto di una giostra di sensazioni caotiche, intense, contraddittorie e a volte incontrollabili.
Oltre la noradrenalina, ci ‘accende’ la dopamina: brillano gli occhi e nasce l’amore romantico. La persona diventa rapidamente l’oggetto di tutte le nostre motivazioni, in modo quasi istintivo. Stare con lei, ci crea un benessere sensazionale, un’attrazione a volte cieca. L’innamoramento ci rende selettivi ed è la dopamina a obbligarci a focalizzare “tutto il nostro mondo” su questa persona.
In realtà, quando siamo innamorati, veniamo completamente dominati da un altro composto organico: la feniletilammina, che ha molte similitudini con le anfetamine, e che insieme alla dopamina e alla serotonina costituisce la ricetta perfetta per un amore da film. Inoltre, intensifica l’azione della dopamina e della serotonina, costituisce l’autentica chimica dell’amore per farci sentire felici, realizzati e incredibilmente motivati… La feniteltilenammina la ritroviamo nel cioccolato e anche nei latticini, ma in questi ultimi si metabolizza più lentamente.