Se il sushi ormai è diventato parte integrante della nostra cucina, particolare attenzione va data alla conservazione e dove si acquista: fondamentale è scegliere sempre il proprio ristorante di fiducia.
Tra le varie sorprese non gradite con cui possiamo scontrarci, c’è la Sindrome dello sgombroide , meglio conosciuta come ‘mal di sushi’: si presenta sempre con nausea, vomito, mal di testa ma a questo si va ad aggiungere rossore della pelle e sul viso, e in casi limiti con gonfiore della glottide e quindi soffocamento, che si presenta dopo 20-30 minuti dall’ingestione di pesce.
Questa sindrome si presenta, in seguito a mal conservazione di pesce, in special modo di tonno e pesce azzurro. Infatti, sono presenti batteri che, normalmente non sono lesivi per l’uomo ma che rilasciano istamina nel pesce, in quanto trasformano istidina in istamina.
Quest’ultima non perde il suo effetto tossico con la cottura ma con la conservazione a freddo: infatti, il pesce va abbattuto e soprattutto non deve presentare variazioni di colore e odore.